Il servizio di leva è stato abolito in Italia, forse con ritardo, a decorrere dal 2005. Per generazioni di giovani è stato, tuttavia, un “insensato travaglio” come scrive l’autore nelle prime pagine di questo suo diario romanzato, un racconto a tutto campo della sua esperienza negli ambienti di caserma, da Nord a Sud dell’Italia. Gran parte del materiale trae origine dalla rielaborazione del diario, redatto e organizzato secondo la stretta cronologia degli avvenimenti. Alla descrizione delle giornate passate sotto la naja per quasi un anno e mezzo, si alternano commenti, riflessioni, severi giudizi, tutti tesi a dimostrare “l’inciviltà della vita di caserma”. Dal caos organizzativo interno all’inutile severità disciplinare, dalla mediocrità di parecchi superiori, alla diffusa, disdicevole forma di dispostismo. Non mancano, tuttavia, al di là dei toni aspri e polemici, i momenti di condivisione con gli altri commilitoni, le giornate spensierate di libera uscita contrapposte al grigiore dei giorni in caserma, le occasioni, in realtà rare, di rivincita sui superiori e di riconoscimento delle proprie capacità. La naja sarà stata pure un calvario per molti, ma nel passato ha rappresentato uno spaccato di vita che coincideva inevitabilmente con uno dei momenti di transizione dalla gioventù all’età matura.
Augusto Lucchese è nato ad Enna nel 1928. Giovanissimo, già nel 1945, è impegnato nel sociale. Nello stesso anno è nominato Presidente dell’Associazione “Giosuè Borsi” della GIAC che ha contribuito a fondare. Nel 1949, delegato giovanile di Enna, partecipa al 1° Congresso Nazionale ACLI a Roma e al congresso regionale di Zafferana Etnea. Appassionato di motociclismo, crea il “Motoclub”. Nell’ambito della GIAC è promotore del quindicinale “Roccia viva”. Quale studente uni- versitario entra a fare parte della FUCI e ricopre la carica di Tesoriere. Non ancora ventunenne, vincitore di concorso nazionale, è di ruolo presso il Provveditorato agli Studi di Enna. Assunto poi alla CCRVE, presta servizio presso l’Agenzia di Gela, prima tappa della sua carriera bancaria che lo porterà a ricoprire svariati incarichi dirigenziali. A fronte della passione per la ricerca storica ha portato a compimento diversi lavori riguardanti la 1° e la 2° guerra mondiale, fra cui: Personaggi controversi: Pietro Badoglio, L’Italia in guerra, un disastro annunciato, Il Duca abbandonato, Perché Malta non fu occupata, Il Deserto infuocato, La Regia Marina Italiana al 10 giugno 1940. Si è occupato, inoltre, di “Ecologia e cambiamenti climatici” cui, già nel 1992, ebbe a dedicare un attento “studio”. Nel 1998, costituisce in Viagrande (CT) l’Associazione socio culturale Ethos della quale è tuttora Presidente. Ha pubblicato, nel 2007, un saggio su Giovanni XXIII – il Papa della bontà e dell’umiltà – e, nel 2014, l’incisivo testo Enna 1943 – ricordi di guerra .
- Genere: Narrativa
- Listino: € 19,00
- Editore: Albatros
- Collana: Nuove Voci Chronos
- Pagine: 416
- Lingua: Italiano
- EAN: 9788856797053