«Sono versi sentiti e vissuti che partono dal profondo di un’anima sì religiosa, ma che a volte si pone quesiti che vanno oltre lo scibile umano e del nostro fragile sentire e percepire (infima particella di un cosmo infinito e lontano che anela mondi migliori, ove non son più tristezza e segreti arcani!)».
Attraverso un fraseggio ritmico, abilmente concatenato con rime dal sapore antico, l’Autrice ci regala delle riflessioni molto personali, cosparse di un pizzico di malinconia e di nostalgia, capaci di velare quel tanto che basta un dolore per ciò che è stato e mai più potrà tornare.
In una piccola ma ridente cittadina marinara della Sicilia, Cefalù, sita nella provincia di Palermo, nasce, in pieno periodo post-bellico, Maria Cassata (13 settembre 1946). I primi anni della fanciullezza sono pieni di vicissitudini e di difficoltà economiche, tanto che la famiglia è costretta a emigrare in Argentina, dove rimarrà per due anni. Rientrata in Italia nel 1951, l’autrice frequenta le scuole fino al liceo classico nella cittadina normanna; poi si iscrive alla facoltà di Lettere moderne presso l’Università di Palermo, dove si laurea a pieni voti nell’anno 1972. Riavutasi da diversi lutti familiari (la morte precoce del padre e della madre), si dedica all’insegnamento di materie letterarie nelle varie scuole medie della provincia, ponendo come obiettivo primario la formazione umana e culturale di ogni singolo allievo. Attualmente in pensione, da un decennio si dedica a scrivere versi che riflettono il suo stato d’animo, i suoi trascorsi e la sua visione di vita, non sempre serena e ottimista.
- Genere: Poesia
- Listino: € 9,90
- Editore: Albatros
- Collana: Nuove Voci LE COSE
- Pagine: 54
- Lingua: Italiano
- EAN: 9788856781540